Da diversi anni, durante l’estate, il virus del West Nile circola nel territorio di alcune regioni del nord Italia. Quest’anno è stato rilevato anche nella Regione Lazio, con alcuni casi accertati sia nell’uomo che negli animali.
Il virus viene trasmesso dalla zanzara comune Culex (non dalla zanzara tigre), attiva soprattutto nelle ore serali e notturne. Le zanzare si infettano pungendo uccelli selvatici, che rappresentano il principale serbatoio del virus, e possono trasmetterlo all’uomo e ad altri animali, come i cavalli.
È importante ricordare che il West Nile Virus non si trasmette da persona a persona, né attraverso il contatto con animali.
Quali sintomi può provocare?
- Nell’80% dei casi l’infezione è asintomatica.
- Nel 20% dei casi si manifestano sintomi lievi simili all’influenza (febbre, nausea, dolori muscolari o articolari, eruzioni cutanee).
- In meno dell’1% dei casi, soprattutto tra persone anziane o fragili, possono comparire complicazioni gravi come febbre alta, tremori, confusione, convulsioni e disturbi neurologici.
Prevenzione: come proteggersi?
È possibile ridurre il rischio di infezione evitando le punture di zanzara e prevenendo la loro proliferazione.
Come evitare le punture:
- Indossare abiti di colore chiaro con maniche e pantaloni lunghi, specialmente al tramonto.
- Utilizzare repellenti (anche in gravidanza, seguendo le indicazioni mediche).
- Applicare zanzariere a porte e finestre.
- Usare insetticidi secondo le istruzioni del produttore.
Come evitare la proliferazione:
- Mantenere puliti giardini e aree esterne.
- Applicare larvicidi nei tombini, seguendo le indicazioni.
- Controllare ed eliminare ristagni d’acqua (sottovasi, secchi, bidoni, grondaie, ecc.).
- Non lasciare oggetti all’aperto che possano accumulare acqua.